venerdì 17 settembre 2010

Un dolce?



Sto mangiando una fetta di torta. Saint Honorè,per la precisione.
Ma in fondo cose ce ne importa di sapere come vanno le cose,di cercare i propri limiti e superarli? La torta non da più soddisfazioni?
Perché non mi butto come tutti nei centri commerciali e spendo più di quello che potrei per riempire i miei vuoti? Non ne ho???
La risposta potrebbe essere Zen,ovvero non avere risposta.
Perché la mancanza di risposte è il vero motore,già da quando eravamo piccoli c'è sempre stato qualcosa che non andava per il verso giusto,il sassolino nella scarpa o quella cazzata che ti fa saltare una scopata.
E da piccoli magari volava qualche schiaffo. Adesso no.
Oppure si?
Adesso gli schiaffi sono diversi,ma arrivano. Le chiami docce fredde,inculate,fregature... ma ci sono.
Una volta,in un viaggio,chiesi a un monaco buddista Zen cosa fosse l'anima.
Mi guardò un istante e con la faccia inespressiva mi tirò un ceffone. Poi mi disse: adesso sai cos'è l'anima.
Provate a pensare di ricevere uno schiaffone all'improvviso. Tipo sei seduto sul cesso a cagare e uno entra,ti tira un ceffone,poi esce.
Che cazzo fai? Che cazzo puoi fare??? Niente.
Però se riesci a stare bene attento alle emozioni puoi, forse, guardare nella direzione giusta di dove sta l'anima.
Non che la trovi eh? Guardi da una parte che potrebbe anche andare bene...
Perché è più lei che ha trovato te e ti fa fare quello che vuole.
Ma ci sono dei momenti,brevi,molto brevi,come uno schiaffo. In cui sai che c'è.
Alcuni la chiamano ispirazione. Gli Zen la chiamano: Satori o go.
E' un'esperienza improvvisa e profonda che permette di vedere,anche solo un istante,la visione del cuore delle cose.
Avviene quando si ha la perfetta conoscenza del funzionamento delle cose stesse,a quel punto puoi controllare l'esperienza.
E' un momento bello,credetemi.
E non serve tanta scuola,ma solo un po' di attenzione.
Immaginate di nuotare in una piscina e di avere il perfetto controllo di ogni movimento,al punto che ormai è tutto automatico.
La mente si astrae in genere...
Ma se avesse voglia di rimanere concentrata sulle sensazioni,le emozioni, in una parola sul momento,capirebbe cos'è il Tao.
Far succedere tutto senza fare niente. Sembra una stronzata,no?
A me lo è sempre sembrata. Anche smettere di ascoltare le stronzate che mi stai dicendo è fare qualcosa.
Eppure... quando sei a nuotare e hai il controllo dell'esperienza,sai prevedere ogni cosa possa succedere,sai porvi rimedio prima ancora che si verifichi.
Potresti avere la sensazione che sia l'acqua a portarti e sorreggerti senza dover fare i conti con la gravità,i rumori che ci tengono attenti casomai arrivasse un leone,gli odori nel caso ci fosse un incendio. In una parola quando non abbiamo paura.
Allora diventeresti acqua,avresti la visione del cuore delle cose.
Conosceresti un'anima,quella dell'acqua. E la tua un po' di più.
Non tutta,che quella è acqua scura.
Ecco perché ci spingiamo a vivere esperienze,per controllare talmente bene il funzionamento che alla fine si è liberi di entrare nel cuore delle cose.
Anche se qualche volta arriva uno schiaffo.
E quando ti capita di volerlo sentire,quello schiaffo,rimani a cagare o ti mangi una fetta di Saint Honorè.

1 commento:

Unknown ha detto...

Ciao bello caro amico mio, avevo paura di leggerti di dovermi confrontare col sapere , di comprendere il tao. Cercherò di entrare nel cuore delle cose , ci proverò attraverso il nuoto, un fetta di Saint Honorè , uno schiaffo improvviso ma è improbabile mentre rimango a cagare ....sono talmente stitico che non è una azione-esperienza che compio con naturalezza. Complimenti. Mi piaci. Dino