martedì 28 febbraio 2012

Rome wasn't built in a day

All'ingresso della piscina dove vado,nei giorni in cui vado, si alternano spesso due bagnine. Sono due ex atlete e io ne preferisco una all'altra.
Ho l'abbonamento,e una delle due non ricorda mai il mio nome. Ma insiste per cercare di ricordarselo,così passiamo un paio di minuti a giocare con questa cosa mentre metto chiavi e valori nella cassetta di sicurezza.
È insignificante come donna,sciatta con i capelli inariditi dalle tinte bionde e dal cloro. Ha grosso modo la mia età,ma li porta male. È gentile ma troppo appiccicosa e un po' goffa.
Quelle volte che entra in vasca anche lei mi fermo a guardarla almeno per un paio di vasche,è perfetta. Sembra non fare nessuna fatica,non fa errori ne di ritmo ne di sincronia. Non ho mai saputo il suo nome.
Ci ripenso mentre prendo il caffè all'uscita.
Non mi interessa sapere niente di lei,eppure io sono curioso come una scimmia. E in questi giorni ho nuove curiosità e nuove aspettative.
Ferdinand Runge,lo scopritore della caffeina,attribuiva a questa sostanza proprietà eccezionali, come l'abbattere il senso di noia e lo stimolare le capacità cognitive.
Ma non stimola la curiosità... Per quella penso sia indispensabile un'alchimia.
Ho sempre pensato che per me servisse in primo luogo un odore, mi sono dovuto ricredere; che adesso sono curioso di qualcuno che non ho mai annusato. Oppure la curiosità è l'idea che non ti era mai passata per la testa, qualcosa che scopri di avere bisogno,un nome che hai sempre chiamato ma a cui non avevi mai dato un'identità?
Chissà se Ferdinand mi potrebbe essere d'aiuto?