domenica 26 settembre 2010

In ginocchio!

La parola decenza mi fa venire in mente Parigi e Martine,una puttana che al Louvre si copriva gli occhi di fronte a certi nudi. E che trovava tutto divino.
Divino,Dio. Non stupisce l'uso dell'aggettivo.
E in fondo ai piedi di Cristo crocifisso c'era Maddalena,una puttana.
Come sia conciliabile l'idea di assolutamente bello,divino appunto,con lo stare in ginocchio, però, è una cosa che sfugge alla mia comprensione.
Perché Dio io me lo immagino un po' come mio padre,con pochi capelli,mani ossute e grandi che servono per fare. E Dio ne ha fatte tante di cose,dai.
Magari non tutte sono venute bene,ma vuoi non passarci sopra?
E qualche volta mi incazzo con il mio Dio,come con mio padre. Perché il mio Dio mi fa fare fatica,mi fa soffrire e mi fa morire. Mio padre,invece,mi faceva incazzare perché di divertiva a prendermi in giro,a giocare con me oltre la mia sopportazione,mi diceva che c'erano cose che sarebbe stato meglio non fare per me e per la mia felicità. Nessuno dei due mi ha mai dato colpa dei miei errori.
Entrambi mi hanno fatto imparare le lezioni nella maniera più dura e non mi hanno mai proibito di provare. Ma mi hanno sempre accolto tra le braccia al mio ritorno.
Non mi sono mai inginocchiato ai piedi di mio padre,sento di non doverlo fare nemmeno con Dio che è un altro mio padre.
Il mio è morto,e mi manca. Mi manca di abbracciarlo e di mettere la faccia su quel collo rugoso. Ma se avevo qualcosa da chiedere era meglio farlo faccia a faccia,così come quando avevo da chiedere scusa.
Desiderava diventassi migliore di lui,i Padri sono sempre così,io cerco di accontentarlo. Almeno ci provo.
Dio non l'ho ancora incontrato di persona,però penso vorrei guardarlo dritto negli occhi,come mio padre. Perché in lui ho fiducia,come in mio padre.
E chi ha fede chiede,chi non ha fede supplica.
Usciti dal Louvre,nel cesso di un bar, Martine si inginocchiò per succhiarmelo,per sdebitarsi mi disse.
Mi chiedo cosa sarebbe stato di lei se le avessero insegnato a stare dritta invece che a inginocchiarsi.
All'ora non mi feci fare il pompino,che per scopare ho bisogno di altro.
Capii in fretta che stare dritti è più faticoso,però guardi negli occhi.

1 commento:

Unknown ha detto...

La lettura del tuo post sulla fede in Dio mi ha letteralmente lasciato a bocca aperta (non vorrei che lo ficcassi in bocca a me, ora, visto che non lo facesti allora con Martine). Io non riesco neanche a supplicare, pardon , è più forte di me . . . e non ho amato neanche mio padre perchè non ho sentito da parte sua amore e ora che è morto mi manca, davvero, sento la sua mancanza. La mancanza , il dispieciere, che si prova per un uomo fragile che non faceva ne del male e neppure del bene che se ne stava li, il quale era stato privato dell'amore e non gli era stato insegnato a darne e di cui non ne era dotato nel patrimonio genetico . In ginocchio io mi ci metterei anche per non guardare talvolta il vuoto negli occhi degli altri e preferirei talvolta succhiare per percepire la vita. Un bacio