martedì 8 febbraio 2011

_da dove viene,dove va il nostro Cazio?


Mons. G. è stato uno dei miei padri spirituali,Rettore di un seminario e caro amico di mio nonno,ebbe l'ingrato compito di insegnarmi il greco e il latino.
Per conto mio lo edussi di barzellette “sporche” su Gesù. Ad ogni storiella non mi mancava una strigliata e la frase finale: tu sei un disubbidiente...
Però rideva.
Fu forse in quel periodo che iniziai a trovare divertente essere disubbidiente.
Le lezioni le seguivo con Don Dino ed ero interrogato regolarmente da lui e la mia lingua lunga mi valse la fatica di fare le versioni delle Satire di Orazio. Come ricompensa,se il lavoro era stato diligente, verso sera mi portava nell'erbario e mi parlava delle piante.
E io che pensavo... che culo!
Qualche anno prima che morisse,durante una mia visita mi disse: sono convinto di aver fatto un buon lavoro con te,ma non vorrei che ti dimenticassi di essere buono perché questa sarebbe ipocrisia.
Ho ripensato a lui in questi giorni,a proposito di certe etichette da togliere e non solo dai vestiti. Quelle etichette che ci siamo cuciti addosso.
Quelle etichette che alle volte tirano come i punti di sutura e prudono. Vorrà dire che stanno guarendo?
Forse si,che se la ferita fosse fresca farebbe male. E ogni tanto un po' di male si sente ancora. Ma fa bene,come ridere.
Così continuo a essere un buono disubbidiente e ringrazio per le Satire.

1 commento:

Unknown ha detto...

Anche per me lo sei. Naturalmente non sei un universalmente buono , credo che non lo fosse , una a caso, Maddalena. Baci Dino senza Don